Premiati gli autori per il Premio Inula a Marina di Camerota
Primo posto a Cinzia Proietti – Libera da Terni
Motivazione: Il desiderio profondo di libertà si materializza in un potente sentimento cosmico che ricorre alla natura come cifra poetica ed esistenziale di una vita in armonia con ogni creatura
Secondo posto a Vittorio Di Ruocco – Sotto la luna si frantuma il sogno da Pontecagnano (SA)
Motivazione: Nella struttura di un poema concepito in forma antica, di matrice omerica, appare il dramma di tempi nuovi e non ancora maturi ad accogliere la sfida dei destini umani
Terzo posto a D’Arpano Salvatore – Salviamo il mare da Montreal (Canada)
Motivazione: La lirica si trasforma in un appello accorato al rispetto del pianeta e assolve a un grande compito di civiltà, che testimonia amore e sentimento di appartenenza alla vita del mondo
Nella sezione “Narrativa” sono stati premiati:
Primo posto a Roberto Colonnelli – Un messaggio affidato al mare da Acquapendente (VT)
Motivazione: Un toccante incrocio di destini fa da sfondo a una invenzione letteraria piena di tenerezza e di luoghi poetici di alta tensione emotiva. Il mare è la grande scena ed è la strada di storie umane che si cercano e meravigliosamente si incontrano
Secondo posto a Paolo Santaniello – “Blu di luglio” da Caserta
Motivazione: L’intenso dialogo confidenziale, che usa il colore del mare come pagina su cui fermarsi, esplora con una narrativa fluida, immagini di vita passata e desideri di rinnovarle e di riviverle.
Terzo posto a Antonella Celeste Buttelli – “Il sale dell’acqua” da Casalfiumanese (BO)
Motivazione: La lirica si trasforma in un appello accorato al rispetto del pianeta e assolve a un grande compito di civiltà, che testimonia amore e sentimento di appartenenza alla vita del mondo
Nella sezione “Poesia Dialettale” sono stati premiati:
Primo posto a Patrizia Stefanelli – “La Lampe” da Itri (LT)
Motivazione: Uno sguardo penetrante arriva nella zona più intima di un interno di vita domestica e coglie, con infinita dolcezza, acuti dolori e luminose speranze
Secondo posto a Capoluongo Giuseppe – “A n’ata sponda” da Udine
Motivazione: Un epitaffio d’amore che affida al mare la missione più antica che gli uomini conoscano, quella di portare ad altri, anche lontanissimo, il calore e il fremito delle nostre passioni.
Terzo posto a Maiolica Armando con l’opera – “ ‘A terra mia” da Trentola Ducenta (CE)
Motivazione: Il bisogno di viaggi interiori e lo scontro con la tragicità del presente si armonizzano nel l’incontro col mare che restituisce vigore e attesa di bellezza